La stanzetta buia era appena illuminata dal piccolo monitor acceso, di fronte al quale Socrate, con espressionaria bonaria e vagamente sorridente, stava guardando i cartoni animati. Timone, il suo fedele servitore, entrò portando un vassoio con due tazze di te; mentre lo posava sul tavolino accanto alla poltrona, sorrise e scosse il capo paternalmente vedendo ciò che stava attirando tanto intensamente l’attenzione di Socrate.
– Avverto nella tua espressione una certa nota di biasimo, oh Timone. – Disse placidamente Socrate senza staccare lo sguardo dal monitor – Se hai delle perplessità, ti prego, parlane e vediamo di chiarirle. –
– Non vorrei offenderti, oh Socrate. Il fatto è che sono cartoni animati… Non capisco perché uno saggio e sapiente come te debba perdere tempo guardando i cartoni piuttosto che dedicarlo a più alte e nobili questioni, oppure ad attività meno infantili. –
– Ci sono molteplici motivi, Timone. Ti prego, siedi qui e discorriamo, cerchiamo di capire insieme se per un sapiente è da disprezzare una cosa così infantile come i cartoni animati. –
Timone sedette e iniziarono a sorseggiare il te. Socrate sorbì la bevanda con gusto e in silenzio, infine disse:
– Innanzi tutto, oh fedele Timone, c’è da domandarsi perché, avendo del tempo da perdere su internet, guardare i cartoni sarebbe più spregevole che guardare filmati comici, o video musicali su youtube, o le notizie sportive o leggere i blog della gente; se si tratta di perdere tempo per rilassarsi un pochino davanti al monitor, tutti gli espedienti sono ugualmente leciti, anche i cartoni animati. Non ne convieni? –
– Certamente ognuno può perdere tempo come preferisce. Tuttavia perché proprio i cartoni animati? –
– E perché no? –
– Gli adulti non guardano certe cose, Socrate; ho sentito la gente mormorare parecchio per questa tua attività, la disprezzano e la considerano un capriccio infantile. Dicono che tu non voglia accettare l’età avanzata, e che per sentirti sempre bambino ricorri a questi ridicoli espedienti. –
Socrate sorrise e disse:
– Sai che del parere di tutta la gente non c’è da tener conto. A me interessa il parere dei miei amici, come te. Per questo motivo siamo qui a discuterne. So che gli adulti guardano altre cose, mio fidatissimo Timone, e c’è da chiedersi cosa sia più depravante… Ad ogni modo non vogliamo giudicare le altre attività, ma soltanto discutere se per un saggio possa essere utile o no guardare i cartoni animati. –
– Si, questo era il nostro proposito. –
– Allora vediamo di scoprirlo. Prima di tutto c’è da dire che ci sono diversi tipi di cartoni animati, a seconda del target a cui sono rivolti: ci sono quelli per bambini dell’asilo o per gli adolescenti fino alla maggiore età. Concentriamo l’attenzione su questi ultimi. –
– Va bene, oh Socrate. –
– Tra questi ci sono molti cartoni animati che fanno uso di storie e situazioni complesse, anche a livello emotivo. Infatti devi tener presente che tutti i cartoni animati sono comunque pensati e scritti da adulti, quindi guardando con attenzione vi si può leggere il modo di pensare di chi l’ha ideato con tutto il suo background culturale. Non è forse questo qualcosa da valutare positivamente? –
– Ciò ha i suoi aspetti positivi. Ma mi domando se sia possibile: il cartone è scritto sì dagli adulti, ma è pensato per divertire e piacere agli adolescenti, quindi le storie sorvolano su moltissimi aspetti che sarebbero presenti nella realtà, sono molto meno dettagliate anche di ciò che si vede nei film e telefilm. –
– Ovviamente permane una certa semplificazione rispetto alla realtà, o anche a quello che di solito si vede nei film (per quanto io trovi molti film davvero più scadenti di alcuni cartoni animati). Ma la semplicità è forse un motivo per sminuirli? L’adolescenza è l’età in cui matura l’ossatura caratteriale che renderà adulti, in cui il mondo inizia a dischiudersi davanti agli occhi liberando la fantasia; a questa età tutti sognano di realizzare grandi cose nella vita.
Per questo motivo i cuori degli adolescenti sono più suscettibili ai grandi sogni e ai grandi ideali. E’ appunto lo stimolo a questo che cercano, e che puntualmente viene fornito nei cartoni animati a loro rivolti. Dunque al di là delle scene d’azione, che costituiscono comunque uno svago anche per gli adulti, è la tensione emotiva alle grandi passioni che si deve cercare in questo tipo di cartoni animati. –
– Penso di non aver afferrato bene, oh Socrate. –
– Ciò che intendo dire, fidatissimo e saggio Timone, è che da adulti siamo continuamente oberati dalle difficoltà quotidiane, dalle bassezze che la società impone, dalla durezza della vita. Persi in questo vortice, siamo portati a dimenticare i sogni e gli ideali che rendono grande l’uomo, e dunque vivere una vita grama, troppo impegnata a strisciare per terra per sollevare lo sguardo al cielo, e di cui in fondo a fine di ogni singola giornata ci lamentiamo. Non è forse così? –
– Ben puoi dirlo, Socrate. Ma in che modo i cartoni animati ci consolano da questo? –
– Vedi, oh Timone, i personaggi dei cartoni, nella loro semplicità, sono simboli delle più nobili virtù umane: il coraggio di affrontare i pericoli e i malvagi per difendere i loro amici o i loro ideali, la costanza di non arrendersi mai e lottare anche quando tutto pare disperato, la forza di volontà per iniziare sempre da capo, finché la storia andrà avanti. Non sono cose queste di cui si ha molto bisogno nella vita reale? –
– Mi pare di sì, oh Socrate. –
– Dunque se guardare un cartone animato può farci ricordare che esistono questi ideali, che la nostra felicità dipende da quanto noi ci impegnamo per ottenerla, perché rinunciarvi, prima di uscire ad affrontare la vita reale? –
– In effetti non dobbiamo rinunciarvi a priori, oh Socrate. Se guardare un cartone animato può ricordarci questo, mi pare proprio una cosa da non sottovalutare. –
– E’ così, savio e stimatissimo Timone. –
– Però vorrei approfondire il discorso sulla felicità, l’ultima frase che hai detto in proposito… –
– Va bene, intelligentissimo e accorto Timone, però adesso converrai con me di guardare un cartone animato. –
– Certamente, oh Socrate. –
– Parleremo della felicità un’altra volta. Adesso guardiamo i cartoni animati. –